Finiti i brindisi è cominciato l’anno nuovo con i propositi e le idee; dopotutto l’allegria e il riposo festivo favoriscono le buone intenzioni.
Forse per questo è facile protrarre fino agli ultimi giorni di gennaio i festeggiamenti per un buon auspicio nel nuovo anno. Si sta comodi anche per individuare gli ostacoli. Gli stessi dell’anno vecchio, altri già intravisti all’orizzonte, nonostante o perché appunto incomba il mal di testa per le concessioni di cibo e bevande esagerate.
Ad un certo punto, sia per gli impegni o per la coscienza, le bicchierate devono finire. Non perché la felicità abbia un suo dal-al prestabilito ma perché senza alcun invito (e si sa che il bilanciamento della vita è stato già deciso all’alba dei tempi) pure lo strazio ha il suo termine.
La festa è finita
Certo, anche la volontà determina l’accorciarsi o l’allungarsi dello stato euforico o di sconforto. Anche se il sopracitato alcool sfianca pure i più resilienti veterani che si addormentano. Insomma, la pausa, voluta o meno, arriva e poi bisogna guardare sé stessi e ammettere che è ora di mettere in pratica alcune idee per trovare la fattibilità di quella giusta.
Quindi in onore del proprio anno nuovo, soprattutto perché esiste sempre chi davvero mette i bastoni tra le ruote, niente deve più impedirci di raggiungere l’obbiettivo proposto dal brindisi.
Sarà più duro? Pazienza.
Sarà scocciante? Sicuramente.
Sarà motivo di giornate piene di fan… e chissene.
Diventerà un proprio esame conseguito. Alla fine del progetto, dell’anno, del movimento ci sarà un brindisi alle proprie capacità, nonostante tutto. Un brindisi per avere amici, attorniarsi di stimoli e non di false promesse, non seguire i progetti appartenenti a qualcun altro e sapersi guardare dagli affetti superficiali.
Per il 2019:
un cielo limpido, facoltà lucida, determinazione lungimirante, intelletto proprio e anche la forza per tornare indietro, risolvere, ricominciare, concludere!
Non importa quando né dove ma che alla fine l’idea si realizzi e diventi un brindisi avvalorato. Poter dire a sé stessi, e soprattutto solo a sé stessi: “Pure stavolta ce l’ho fatta”.
Anche nel 2019 continua la pubblicazione online di 180 GIORNI.
Un progetto nuovo “al femminile”, attendete le sorprese nella rubrica “LEGAMI” – follie.